Il cambio di stagione può portare con sé, per alcune persone, anche un cambiamento dell’umore: è possibile infatti, sentirsi “giù di morale” quando le giornate si accorciano in autunno e in inverno, e sentirsi invece meglio con l’arrivo della primavera e le giornate più lunghe.
In alcuni casi, questi cambiamenti di umore sono più gravi, tanto da influenzare il modo in cui una persona si sente, pensa e gestisce le proprie attività quotidiane. In tali situazioni si parla di disturbo affettivo stagionale (SAD), ovvero un tipo di depressione caratterizzata dal suo andamento stagionale ricorrente, conosciuto anche come “depressione invernale”.
Nella maggior parte dei casi, infatti, i sintomi del SAD iniziano nel tardo autunno o all’inizio dell’inverno e scompaiono durante la primavera e l’estate. Meno comuni sono invece gli episodi depressivi nei mesi primaverili ed estivi. Tra i possibili sintomi possono essere inclusi:
sentirsi depressi per la maggior parte della giornata, quasi tutti i giorni;
perdere interesse per le attività che prima davano piacere;
cambiamenti nell’appetito o nel peso (soprattutto con forte desiderio di mangiare carboidrati);
disturbi del sonno (dormire più a lungo del solito con difficoltà ad alzarsi la mattina);
sentirsi pigri, agitati o privi di energie;
sentirsi senza speranza o inutili;
avere difficoltà di concentrazione.
Se si pensa di soffrire di SAD, è necessario parlarne il prima possibile con il proprio medico o uno specialista in salute mentale, che sapranno indicare il trattamento migliore. Per cominciare, possono rivelarsi utili anche semplici accorgimenti al proprio stile di vita, come ad esempio stare il più possibile alla luce del sole, esercitarsi regolarmente e gestire gli stati di stress.
Fonti https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/seasonal-affective-disorder/symptoms-causes/syc-20364651
https://www.nhs.uk/mental-health/conditions/seasonal-affective-disorder-sad/overview/
https://www.nimh.nih.gov/health/publications/seasonal-affective-disorder