Comunemente noto come fuoco di sant’Antonio, l’Herpes Zoster è un’eruzione cutanea causata dal Varicella-Zoster-Virus (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus, ed è lo stesso virus che provoca la varicella in età pediatrica e che è possibile si riattivi ad anni di distanza. La principale manifestazione dell’Herpes Zoster è una dolorosa eruzione cutanea somigliante a una placca allungata, ricoperta di vescicole, che compare in genere su un lato del corpo, più di frequente del torace o dell’addome, ma che può presentarsi ovunque, viso e occhi compresi. Pur non essendo una condizione che mette a rischio la vita del paziente, può essere particolarmente dolorosa e protrarsi per 2-4 settimane, ed è quindi opportuno sottoporsi all’attenzione medica.
L’aver contratto la varicella durante l’infanzia non porta necessariamente allo sviluppo del fuoco di sant’Antonio in età adulta. All’origine di una riattivazione del virus in forma di fuoco di sant’Antonio si ritiene ci sia un improvviso abbassamento delle difese immunitarie, che può a sua volta essere dovuto a severo stress psicofisico, determinati trattamenti farmacologici, patologie che colpiscono il sistema immunitario, eccessiva esposizione ai raggi solari e anzianità.
La trasmissione a chi non ha mai contratto il virus e che non sia vaccinato, può avvenire tramite il contatto diretto con le vescicole aperte, che contengono il virus. Per questo motivo è necessario, fino a quando l’ultima vescicola non si è seccata, evitare di condividere asciugamani, accappatoi e indumenti con altre persone, non frequentare luoghi pubblici e svolgere attività che possano favorire la trasmissione del virus, come andare in piscina o praticare sport di contatto.
Sono sintomi caratteristici dell’Herpes Zoster: presenza di un’area cutanea eritematosa dalla forma allungata, simile a una fascia, e ricoperta di vescicole pruriginose e piene di liquido, come quelle della varicella, dolore forte, bruciante e lancinante, mal di testa, febbre, brividi, dolori di stomaco, spossatezza.
Per la diagnosi, solitamente è sufficiente l’esame visivo da parte del medico, ma è eventualmente possibile eseguire anche dei test di laboratorio.
La guarigione normalmente avviene in modo spontaneo. Il fuoco di Sant’Antonio può essere molto doloroso e pruriginoso e pertanto può essere di aiuto il trattamento farmacologico, su indicazione del proprio medico, per calmare il dolore.
Per alleviare prurito e calmare il dolore può essere inoltre utile indossare indumenti larghi e applicare impacchi freschi sulle vescicole, avendo comunque cura di mantenere l’eruzione cutanea sempre pulita e asciutta per limitare il rischio di sovra-infezioni batteriche.
Con l’approvazione del Piano Nazionale Vaccinale avvenuta nel 2017, per i bambini è diventata obbligatoria la vaccinazione contro la varicella, volta a impedire anche il primo incontro con il virus varicellazoster.
Fonte https://www.humanitas.it/news/fuoco-di-sant-antonio-sintomi-cause-e-come-calmare-il-dolore/