L’esofagite è un’infiammazione dell’esofago, canale che dalla bocca, attraverso la faringe, arriva allo stomaco. La forma più comune di esofagite è associata al reflusso
gastroesofageo, i cui sintomi includono ad esempio:
- bruciore di stomaco che risale nel torace dietro lo sterno, compare di solito dopo mangiato e può peggiorare di notte;
-rigurgito di cibo o di liquido amaro o acido in bocca;
- nausea;
- sensazione di pienezza e gonfiore.
Esistono poi esofagiti causate da infezioni che insorgono in persone con ridotte difese immunitarie, come quelle HIV positive o malate di cancro, ed esofagiti associate ad altre malattie.
Se l’infiammazione viene diagnosticata rapidamente e viene intrapresa la terapia adatta, si possono ottenere buoni risultati con la scomparsa dei disturbi e dell’infiammazione. La terapia indicata dal proprio medico deve comunque essere sempre accompagnata da alcuni semplici cambiamenti degli stili di vita e da alcune raccomandazioni, come ad esempio:
- fare pasti piccoli e frequenti, mangiando lentamente;
- rialzare la testata del letto di 10-15 cm, mettendo degli spessori sotto alle gambe del letto o sotto il materasso;
- perdere peso, se si è in sovrappeso;
- non mangiare cibi o bere liquidi che possono peggiorare i disturbi, come caffè, alcol, cioccolato, cibi grassi, fritti e speziati;
- far trascorrere 3-4 ore dalla cena prima di andare a letto;
- non fumare e non bere troppo alcol.
Fonte https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/e/esofagite