Quanto zucchero si nasconde in quello che beviamo?

Da anni i centri di ricerca dell’alimentazione e della nutrizione hanno lanciato un allarme, diffuso ormai in tutti i paesi industrializzati, riguardo al consumo esagerato di zuccheri che può portare ad uno squilibrio dietetico e favorire sovrappeso, obesità, diabete e danni cardiovascolari non trascurabili. Sotto accusa finiscono i cosiddetti “soft drink”, ossia tutte le bibite, dall’aranciata, al the freddo, ai succhi di frutta ecc., che dal punto di vista dei nutrienti sono altamente calorici e apportano soprattutto zuccheri. È importante educare ed informare sui rischi nascosti correlati all’uso costante di queste bevande, specialmente nei bambini e nei ragazzi.

In occasione di una campagna di sensibilizzazione sull’eccessivo consumo di soft drink, alcune città americane hanno diffuso lo slogan: “Non mangereste mai 22 zollette di zucchero in un giorno, perché volete berle?”. La preoccupazione riguarda soprattutto bambini e adolescenti, forti consumatori di queste bevande e soggetti per questo ad alto rischio di diabete e obesità infantile.

Il Ministero della Salute assieme a diverse Società di Pediatria sottolinea come prima dei 6 anni di età sia consigliabile consumare preferibilmente acqua, evitando qualsiasi bevanda zuccherata.

Immagine

Fonti

fondazioneveronesi.it
who.int